Nell’estate 2021 al Grand Hotel Tremezzo sul Lago di Como, manifestazione che apre la stagione turistica italiana, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia annunciava l’imminente arrivo di un decreto dedicato al Superbonus 80% per gli alberghi, con semplificazioni amministrative: un’agevolazione edilizia simile al Superbonus 110% ma estesa ad altre tipologie di lavori edilizia collegati con efficientamento energetico, miglioramento sismico e non solo.
Il decreto conterrà “regole semplicissime, in modo che invece di fare una pigna di carte basta un foglio solo. Le risorse ci sono e sono importanti. Noi abbiamo nel Recovery un fondo dedicato alla ristrutturazione delle strutture ricettive di ogni tipo che vale 1,8 miliardi e che con l’effetto leva può arrivare a oltre 3 miliardi di euro”, ha sottolineato il ministro Garavaglia
Il Decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 contenente le Disposizioni urgenti per l’attuazione PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) include importanti contributi per il settore ricettivo e per l’industria del turismo in generale.
Il bonus alberghi 2021 include un credito d’imposta fino al 80% sulle spese sostenute per tutta una serie di interventi di riqualificazione e digitalizzazione dall’entrata in vigore del Decreto fino al 31 dicembre 2024.
Possono beneficiarne:
• Hotel
• Agriturismi
• Strutture ricettive all’aria aperta
• B&B
• Ristoranti
• Imprese turistiche (come gli stabilimenti balneari, parchi, terme)
• Imprese di organizzazione eventi, fiere e congressi
Tipologie di interventi è possibile utilizzare il tax credit alberghi fino al 80% delle spese sostenute:
• Efficientamento energetico
• Miglioramento in chiave antisismica
• Rimozione delle barriere architettoniche
• Manutenzione straordinaria
• Restauro e risanamento
• Ristrutturazione
• Per quanto riguarda le attività termali, costruzione di piscine e acquisto attrezzature
• Digitalizzazione
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO INCLUSI NELL’ECO BONUS HOTEL
Il bonus hotel prevede anche dei contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese compiute
sempre negli ambiti elencati sopra. È possibile usufruirne per un massimo di 40.000 euro, a cui è possibile aggiungere fino a un massimo di 30.000 euro se le spese riguardano efficientamento energetico e digitalizzazione (pari al 15% della spesa totale). Inoltre, possono essere cumulati 20.000 euro in più per l’imprenditoria femminile e giovanile e altri 10.000 se l’impresa si trova in una regione del Sud.
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